Occhio ai dolcificanti ipocalorici!

da Apr 12, 2018Articoli dal mondo della scienza

Occhio ai dolcificanti ipocalorici! Sembra che possano causare il diabete nelle persone in sovrappeso!

Per sindrome metabolica si intende un gruppo di fattori di rischio (alta pressione sanguigna, iperglicemia, ipercolesterolemia, resistenza insulinica e aumento delle circonferenza vita) che raddoppiano il rischio di malattie cardiovascolari (come infarto e ictus) e metaboliche come il diabete.

Alcuni studi recenti basati su cellule staminali condotti da ricercatori del gruppo del Prof. Sabyasachi Sen della George Washington University di Washington DC, indicano che gli edulcoranti a basso contenuto calorico promuovono un aggiuntivo accumulo di grasso all’interno delle cellule rispetto a quelle non esposte a queste sostanze. Ciò, inoltre, in modo dose-dipendente. Questo significa che con l’aumento della dose di sucralosio (un edulcorante comune utilizzato nei prodotti light) più cellule hanno mostrato un aumentato accumulo di gocce lipidiche intracellulari. Il motivo di questa dinamica sembrerebbe conseguente ad un aumentato ingresso di glucosio nelle cellule indotto dagli edulcoranti, attraverso l’incremento dell’attività dei geni dei trasportatori del glucosio.

Oltre alle cellule staminali, i ricercatori hanno anche studiato campioni di tessuto adiposo umano prelevati in soggetti obesi abituati a consumare edulcoranti ipocalorici. Qui, sono stati notati cambiamenti nell’espressione genica simili a quelli osservati nelle cellule staminali trattate in laboratorio.

I ricercatori, ritengono che questa condizione sia particolarmente pericolosa per le persone in sovrappeso-obese in quanto la comune presenza di resistenza insulinica causa una maggiore concentrazione sanguigna di glucosio.

Il lavoro è consistito nel testare un comune edulcorante ipocalorico (il sucralosio) su cellule staminali prelevate dal tessuto adiposo umano. Gli studiosi, hanno coltivato queste cellule per 12 giorni. Ad una dose di sucralosio pari a 0,2 millimoli/Litro (condizione simile alla concentrazione riscontrata nel sangue di persone con alto consumo di edulcoranti ipocalorici – pari a tre lattine di coca light al giorno), i ricercatori hanno affermato di aver osservato una maggiore espressione genica relativamente alla produzione di grasso e molecole pro-infiammatorie.

Con queste prove, gli investigatori hanno poi condotto un esperimento separato. Hanno analizzato 18 campioni bioptici di tessuto adiposo addominale di soggetti che avevano dichiarato di aver consumato quantità giornaliere simili di edulcoranti ipocalorici (principalmente sucralosio e tracce di aspartame e / o acesulfame di potassio).

Quattro di questi soggetti erano normopeso, mentre i restanti quattordici erano obesi o sovrappeso. Nei soggetti normopeso, la differenza nell’espressione genica indotta dagli edulcoranti risultava non significativa. Al contrario, nei soggetti obesi o in sovrappeso, i ricercatori hanno notato un significativo aumento del trasporto di glucosio nelle cellule e di sovraespressione di geni noti per la produzione di adipe. In realtà, questi risultati si aggiungo ad analoghi che lo stesso gruppo di ricerca aveva ottenuto in prove esplorative condotte precedentemente.

Infine, in un nuovo studio su colture cellulari, lo stesso gruppo di ricerca ha scoperto che il sucralosio sembra anche favorire l’accumulo di radicali di ossigeno – una particella altamente reattiva che può causare malattie e infiammazioni all’interno delle cellule. Questi radicali dell’ossigeno interferiscono con l’attività cellulare e rallentano il metabolismo, nonché favorisce l’accumulo di grasso nella cellula. Questo potrebbe fornire un’ulteriore spiegazione di come il sucralosio possa interferire con il metabolismo del tessuto adiposo umano.

Giacomo Pagliaro

Sono il Prof. Giacomo Pagliaro
PhD Biologo specialista in nutrizione clinica e applicata.

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