Drenaggio biologico



Drenaggio Biologico
Per comprendere a pieno il ruolo del Drenaggio Biologico occorre considerare che in ogni condizione patologica il tessuto colpito tende a perdere la sua normale fisiologia a causa di danni cellulari e accumulo di cataboliti e sostanze in grado di esercitare effetti nocivi (tossine).
Normalmente, in un organismo in equilibrio, le “noxae patogene” non particolarmente virulente vengono immediatamente inattivate e drenate all’esterno senza che possano alterare l’omeostasi corporea. Contrariamente, quando il carico tossinico è elevato, oppure i sistemi depurativi corporei non sono pienamente efficienti, si viene a creare un’alterazione dell’omeostasi che l’organismo cercherà di contrastare, innescando percorsi compensativi autodifensivi: le malattie. La malattia dunque costituisce la risultante dell’interazione tra noxa patogena, fattori ambientali e reattività individuale.
In senso stretto, il Drenaggio Biologico ha come obiettivo quello di promuovere il ripristino della normale fisiologia dei tessuti e degli organi attraverso una riattivazione del metabolismo cellulare, la promozione dei processi di riparazione e l’esaltazione dell’attività emuntoriale (depurativa) finalizzata all’escrezione aspecifica di fattori tossici.
Ciò, fa immediatamente comprendere che Drenaggio Biologico non è un semplice sinonimo di “detossificazione”, intesa come quel processo finalizzato alla rimozione delle tossine dai tessuti. Piuttosto, i rimedi utilizzati nel Drenaggio Biologico sono in grado di svolgere una serie di azioni finalizzate al “restauro” dei normali processi cellulari e tissutali, alla regolazione della funzione tissutale e, chiaramente, alla promozione e al sostegno dell’attività emuntoriale (depurativa).
I benefici offerti dal Drenaggio Biologico sono molteplici:
- contribuire a mantenere un buono stato di salute,
- coadiuvare l’azione di aventuali terapie in essere,
- facilitare i processi di recupero e riparazione.
Da ciò si evince che il Drenaggio Biologico possa essere impiegato efficacemente sia come atto preventivo (prevenzione primaria e/o secondaria) quanto in concomitanza a terapie mirate a particolari condizioni patologiche acute o croniche.
Presupposto indispensabile del DB è quello di innescare un fenomeno di depurazione e ripristino della funzionalità tissutale senza, nel contempo, predisporre l’organismo a criticità dovute al sovraccarico degli organi emuntoriali (specie fegato e reni).
Di conseguenza questo percorso permette di facilitare la “ripulitura dei tessuti” in senso centrifugo (dall’interno delle cellule verso l’esterno) attraverso un procedimento continuo che eviti le cosiddette “crisi di eliminazione”. In riferimento a quanto detto, occorre tener presente che mettere in campo un intervento terapeutico senza un opportuno sostegno di Drenaggio Biologico potrebbe risultare non solo incompleto, piuttosto inutile, se non dannoso. In effetti, senza un opportuno sostegno emuntoriale e tissutale, si potrebbe ottenere il solo risultato di veicolare sostanze ad azione tossica da un distretto corporeo ad un altro, trasferendo semplicemente il problema in un altro sito senza risolverlo definitivamente.
In linea del tutto generale, le fasi principali del DB sono:
- favorire il transito delle scorie tossiche dal compartimento intracellulare a quello extracellulare;
- veicolare tali sostanze di scarto attraverso i tessuti connettivi verso gli organi escretori;
- favorire l’espulsione finale delle tossine attraverso gli emuntori.
Il drenaggio biologico può essere adeguatamente conseguito attraverso l’utilizzo di specifici estratti vegetali.
Prof. Giacomo Pagliaro PhD
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