Carote
Carote
Il nome ‘’carota’’ deriva dal greco ‘’Karotòn’ , mentre in botanica è conosciuta come “Daucus Carota”. Questa pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere (di cui fanno parte anche prezzemolo, sedano e i finocchi) si presenta con delle infiorescenze a forma di ombrello, dette barbe di colore verde, e la parte che noi consumiamo è la radice (la cui lunghezza può variare da 3 a 20 cm; mentre il diametro da 1 a 6 cm).
Originariamente coltivate in Asia, e poi esportate in Europa (quelle coltivate in Afghanistan e Pakistan erano viola), le carote sono un concentrato di vitamine. Oggi la coltivazione è molto diffusa in tutta l’Europa, nell’Africa del nord e nel continente asiatico.
Il colore arancione che conosciamo oggi è frutto di una selezione realizzata nel XVI secolo dagli orticoltori olandesi in onore di Guglielmo d’Orange. Esistono anche le varietà bianche e gialle, che, a causa della polpa dura e poco dolce, ormai vengono utilizzate solo come foraggio per gli animali. Probabilmente però la tipica colorazione giallo-arancione è dovuta ad una mutazione della specie color malva.
Tipi e varietà
Tra le carote coltivate troviamo molte varietà, divise in base al colore, alla forma (corte, mezzane o lunghe) e alla maturazione (precoci, medie o tardive).
Oltre alla varietà nera, la carota arancione oggi è la più diffusa, e a sua volta si distingue in base alla lunghezza della radice:
- la Flakkee, corta e di colore arancio intenso: si pensa perché questo colore si è sempre associato alla famiglia reale dei Paesi Bassi;
- la Comune di Napoli: lunga e dal colore intenso;
- la Grelot: corta e più precoce.
Caratteristiche e proprietà nutrizionali
Con solo 35 calorie ogni 100 grammi, le carote sono una miniera di vitamine e sali minerali: fibre (3,10 g in 100), alfa carotene, beta carotene (precursore della vitamina A); sali minerali: potassio, ferro, calcio, fosforo, sodio, rame e magnesio; vitamine C, D, E, B2 e B e glucidi.
Sono un alleato per la pelle in quanto contengono beta carotene, da cui deriva il nome, un composto antiossidante che contrasta la produzione di radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Questa sostanza quando arriva all’intestino si trasforma in vitamina A e, contemporaneamente, stimola la melanina, la sostanza che favorisce l’abbronzatura e nello stesso tempo protegge la pelle dai radicali liberi. Il beta carotene è utile anche per la crescita e la riparazione dei tessuti, aiuta a mantenere la pelle elastica e riduce i problemi di acne.
Le carote sono anche considerate una barriera per lo stomaco, l’intestino e il fegato in quanto sono un rimedio in caso di ulcere e problemi gastrointestinali (grazie alle proprietà cicatrizzanti e antisettiche rafforzano le pareti dello stomaco, combattono l’acidità e favoriscono la digestione).
Ancora, sempre grazie alla presenza di antiossidanti, sono consigliate per chi soffre di problemi agli occhi.
Ed infine sappiamo anche che le carote aiutano a proteggere il sistema cardiocircolatorio in quanto riducono il livello di colesterolo nel sangue e aumentano il numero di globuli rossi nel sangue stesso.
Effetti collaterali
Un eccessivo consumo può portare alla “carotenosi”, ossia un accumulo eccessivo di beta carotene nella pelle che si manifesta con un colorito giallastro. Basta semplicemente ridurne il consumo per tornare al colorito naturale.
Prof. Giacomo Pagliaro PhD

Guida all’acquisto e alla conservazione
È consigliabile acquistare carote fresche, con la buccia brillante e il fogliame dal colore verde intenso. Il picciolo è indicatore della dolcezza: più è piccolo più la carote è dolce.
Le carote hanno un periodo di conservazione piuttosto lungo, e si possono conservare in frigorifero per diversi giorni senza paura che si rovinino. Si può arrivare anche ad un periodo di conservazione massimo di due settimane, ma è necessario avvolgere le carote in della carta assorbente e riporle, chiuse in una busta di plastica alimentare, nell’apposito cassetto degli ortaggi. Le carote possono anche essere congelate; ovvero vanno dapprima tagliate a rondelle sottili, sbollentate in acqua, lasciate raffreddare in acqua ghiacciata, asciugate e confezionate in sacchetti chiusi o contenitori ermetici (anche se questa tecnica non è molto consigliata se non è necessario).
Come pulire le carote
Prima della cottura è necessario effettuare dei passaggi, dopo averle lavate accuratamente sotto acqua corrente vanno eliminate le estremità:
Carote baby: non sbucciarle o tagliarle, basta pulirle con una spazzola alimentare e cuocerle intere.
Carote più grandi: possono essere lavate (in acqua fredda), ma se la buccia è molto rovinata o la ricetta lo richiede, quest’ultima può essere eliminata o pelata.
Metodi di cottura
Le carote possono essere consumate sia crude che cotte. Crude mantengono intatte tutte le proprietà, ma sono meno digeribili.
Affinchè si possa trarre il massimo dei principi nutritivi di questo alimento l’ideale sarebbe alternarne il consumo sia cotto che crudo. Una cottura rapida, rende più facilmente assimilabile il beta carotene. Un altro metodo per potenziarne l’assorbimento è condire le carote con una sostanza grassa, come olio, burro e semi oleosi. La cottura a vapore è l’ideale per questa tipologia di ortaggio in quanto mantiene la freschezza e molte delle vitamine. La bollitura invece è un buon metodo di cottura per le carote più vecchie. Si possono anche realizzare le carote brasate, glassate, arrosto, saltate in padella, purea di carote, zuppe di carote ed infine carote con le rape.