Barbabietola rossa

da Set 20, 2019Conosci ciò che mangi

Barbabietola

La barbabietola comune (Beta vulgaris), nota anche come barbabietola rossa, barbabietola da orto o rapa rossa, è un tubero come la patata, ma è prodotta da una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, stessa famiglia della bieta da coste e degli spinaci.
È facilmente riconoscibile per la presenza di foglie cuoriformi, di piccoli fiori di colore verde o rosso, da cui si originano dei frutti duri, detti noci. Ciò che si mangia delle barbabietole sono le foglie ricche di vitamine e, soprattutto, le radici a tubero caratterizzate da un colore rosso-violaceo dovuto alla presenza di betalaine, dalla notevole attività antiossidante e antinfiammatoria.
Sappiamo che la barbabietola o rapa rossa è conosciuta da tempi antichissimi anche prima dell’era Cristiana, anche se in Europa si è diffusa a partire dal 1600.
Nel momento in cui si cuoce, questo alimento diventa di un colore scuro quasi tendente al viola. Il colore della barbabietola è da ritenersi un valore aggiunto per questo alimento in quanto, sempre da esso si ricava un colorante naturale E162 che, talvolta, viene utilizzato dall’industria alimentare per produrre altri cibi. Inoltre, sempre i coloranti della barbabietola, vengono utilizzati per la produzione di cosmetici e per la tintura di alcuni tessuti.

Acquistabile fresca durante il periodo autunnale.

 

Tipi e varietà

Esistono diverse tipologie di barbabietola sia per quanto riguarda la forma che il colore. È possibile trovare barbabietole a radice piatta, coltivate durante i mesi primaverili, quelle con radici grosse seminate in primavera o anche in estate e in autunno, ed infine ci sono quelle che si presentano con la radice lunga e che devono essere coltivate in estate. Inoltre sono distinguibili per il colore: in commercio si trovano prevalentemente quelle di colore rosso, ma esistono anche di colore bianco.
Tra le tipologie più note troviamo:

  • l’Albina Vereduna caratterizzata dal colore bianco e da un sapore molto dolce),
  • la Burpee’s Golden che presenta un colore giallo e un gusto molto dolce, 
  • la Loma dalla forma allungata e un colore rosso scuro, 
  • la Paonazza d’Egitto dalla forma appiattita, presenta un colore rosso tendente al violaceo, 
  • la Red Cloud caratterizzata dalle grandi radici tonde e dal colore scuro, 
  • la Sanguigna d’Ingegnoli detta anche barbabietola a palla rosa, 
  • la Tonda di Chioggia dalla radice arrotondata e una polpa dolce e di colore rosa/rosso.
     


Caratteristiche e proprietà nutrizionali

Sappiamo che la barbabietola è un ortaggio poco calorico: contiene circa 43 calorie ogni 100 g di prodotto se cotta e addirittura 19 calorie per 100 grammi cruda.
È composta soprattutto da acqua e fibre.
La barbabietola è un alimento facilmente riconoscibile per via del colore, generalmente rosso, ed anche per la presenza di sali minerali (tra i principali troviamo il calcio, il sodio, il potassio, il ferro ed anche il fosforo) e vitamine (troviamo la vitamina A, C e quelle del gruppo B tra cui il più rilevante è l’acido folico). È ricca anche di zuccheri e, per questo motivo, non è un alimento particolarmente adatto a chi soffre di diabete.
Si è scoperto, attraverso diversi studi condotti su questo ortaggio a partire dagli anni ’80, che previene i tumori (nello specifico quello al colon) e anche i disturbi cardiovascolari (grazie alla presenza di antociani). Ancora, un consumo frequente di barbabietole aiuta a contrastare le malattie del fegato e allieva le infiammazioni che potrebbero colpire il nostro apparato digerente.
Il succo di barbabietola rossa aiuta a combattere l’ipertensione e l’anemia grazie alla consistente presenza di ferro. 

 

Effetti collaterali

Un consumo frequente di questo alimento è sconsigliato per chi soffre di calcoli renali, gastrite e diabete, per via rispettivamente della presenza di ossalati, produzione di succhi gastrici e presenza di zucchero soprattutto quando è cotta. 

Prof. Giacomo Pagliaro PhD

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Guida all’acquisto e alla conservazione

È consigliato, nel momento dell’acquisto, scegliere barbabietole sode, lisce e prive di macchie, dal colore intenso e vivace. Ultima raccomandazione, è quella di prestare attenzione anche alle dimensioni, in quanto quelle troppo grosse possono rivelarsi troppo fibrose.
In commercio si trovano barbabietole già pulite e pronte all’uso, vendute in confezioni sotto vuoto.

Per quanto riguarda la conservazione delle barbabietole sappiamo che è consigliabile tenerle in cantina o comunque in luogo fresco e ombroso in una cassetta coperte di sabbia appena umida; in questo modo possono essere conservate fino a 4 settimane. Quelle sotto vuoto, invece, si conservano in frigorifero. Una volta sbollentate possono anche essere congelate conservate in sacchetti idonei.

 

Come pulire le barbabietole

Prima di cucinare bisogna lavare per bene sotto acqua corrente ed eliminare, dove è necessario, le foglie e le radici.
La betaina, che regala il colore rosso vivo a questo ortaggio, può facilmente macchiare le mani: in questo caso basta pulirle semplicemente con il succo di limone.

 

Metodi di cottura

Essendo un alimento versatile è possibile consumare la barbabietola in diversi modi: cruda, grattugiata o affettata sottilmente. Può esser unita con del succo di limone, oppure lessata, cotta al forno o anche in padella. Nello specifico, la barbabietola rossa cruda e grattugiata è adatta per la preparazione di insalate con l’aggiunta di carote, cavolfiori o finocchi e dell’olio extravergine d’oliva. Altro metodo di cottura semplice e veloce potrebbe essere quello di stufare le barbabietole e servirle con del cavolo rosso.

Martina Ciccotti

Mi chiamo Martina Ciccotti, sono una giovane ragazza di 21 anni. Studio "biologia della nutrizione" presso l'Università di San Benedetto del Tronto. Ciò che più mi caratterizza è la determinazione, la curiosità e anche un pizzico di timidezza. Sono affascinata dal mondo della nutrizione e tutto ciò che lo circonda. Studio affinché un giorno tutto questo possa diventare la mia professione, nel frattempo ho iniziato a scrivere su questo blog in primis per imparare ogni giorno cose nuove, ma soprattutto per farvi conoscere al meglio ciò che mangiamo!

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